La ricerca
“Il paesaggio come oggetto e come strumento nei contesti educativi” è il titolo del progetto di ricerca condotto dal 2017 al 2019, che costituisce la base di riferimento, teorica e operativa, per il sito Land-ed.
1: Attività di Ricerca-Azione
Il primo è costituito dalle attività di ricerca-azione nell’ambito dei corsi di formazione svolti in collaborazione con l’Osservatorio del Paesaggio della Regione Veneto in diversi contesti (Delta del Po, Graticolato Romano, Medio Piave, Colline dell’Alta Marca trevigiana, Pianura Veronese, Colline moreniche e entroterra gardesano).
I materiali e le attività realizzate nel corso di questi anni in collaborazione con gli osservatori Locali sono disponibili visitando il blog PaesaggioEducazione.
2: La Raccolta dati
Il secondo si è realizzato attraverso la raccolta dati “Raccontami un paesaggio”, in collaborazione con il MiBACT, che ha cercato di rispondere alle seguenti domande:
Questa raccolta dati ha portato alla realizzazione di una mappatura dei progetti educativi di base e delle attività di formazione di insegnanti e operatori (realizzate in Italia tra il 2015 e il 2017)
La mappa dei progetti di educazione e formazione al paesaggio
Alcuni risultati in sintesi
174 realtà
174 realtà che hanno partecipato alla raccolta dati; si tratta per lo più enti pubblici o enti di tipo no-profit, tra i quali principalmente associazioni di tipo culturale o ambientale.
312 progetti - 59 attività
Sono state raccolte informazioni su 312 progetti educativi e 59 attività di formazione di insegnanti e operatori.
“paesaggio” come ponte
Escursioni e attività sul campo
Partenariati e collaborazioni
Attenzione alla dimensione temporale
Sfera della razionalità
5 idee di paesaggio
Grazie al questionario è stato possibile individuare cinque raggruppamenti di temi che possono essere interpretati come cinque diverse ‘idee di paesaggio’ attorno a cui si sviluppano le attività educative:
- la prima sembra riferirsi a un paesaggio antropizzato, vissuto dalla popolazione (in parte in linea con quanto indicato dalla CEP)
- la seconda maggiormente legata a un paesaggio percepito con i sensi e caratterizzato principalmente da vegetazione e aree verdi
- la terza vede il paesaggio come qualcosa di collettivo e condiviso, costituito da molteplici sguardi e punti di vista
- la quarta è strettamente legata ad un approccio estetico e artistico
- la quinta, invece, rispecchia una visione maggiormente ecologica del paesaggio
Multidimensionalità
La presenza di queste cinque ‘idee’ testimonia la multidimensionalità e la ricchezza del concetto di paesaggio, che, anche nei contesti educativi, si dimostra in grado di rappresentare la complessità del rapporto tra società e ambiente, nei suoi aspetti materiali (antropici e naturali) e immateriali (valori culturali collettivi ed esperienze e sensazioni soggettive).
Differenze
Tuttavia vi sono differenze in come queste idee sono rappresentate nei vari contesti educativi (formali e informali) e nei destinatari (scuole primarie, secondarie o cittadinanza in generale).
Barriere invisibili
La presenza di queste barriere invisibili tra un approccio e l’altro, che possono limitare l’espressione delle potenzialità educative della complessità del concetto di paesaggio, è dimostrata anche dal fatto che la terza idea individuata, che più ne riflette la natura composita e multi-sfaccettata, generalmente non compare in presenza delle altre.
La capacità del paesaggio
La capacità del paesaggio, inteso sia come oggetto che come strumento educativo, di stimolare la creazione di reti tra attori diversi potrebbe essere quindi una delle leve da sfruttare per lavorare ad una ricomposizione delle divergenze individuate negli approcci adottati nei diversi contesti educativi, riconoscendo la presenza di molteplici sguardi e livelli di lettura dei paesaggi esistenti, da tutelare e valorizzare, e sviluppando un confronto a più voci per educare alla costruzione di paesaggi futuri possibili, giusti e vivibili.
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